Diga Vanoi, Pan (Lega – Liga Veneta): “Comprendere meglio per agire meglio, diciamo di no a chi si oppone a prescindere”

09 aprile 2024

 

(Arv) Venezia 9 apr. 20224 -     “Comprendiamo i timori delle comunità, ma noi siamo l’amministrazione del fare. Per questo oggi ci siamo opposti ad un testo ideologico delle minoranze che non ci convince. È giusto approfondire e studiare al meglio i vantaggi e le criticità di questa opera. Ma non possiamo adottare un atteggiamento pregiudizievole di tipo contrario. Il Consorzio di bonifica Brenta è stato finanziato dal Fondo sviluppo e coesione del Ministero dell’agricoltura per iniziare uno studio su questa opera che noi riteniamo importante. L’ opera in progetto è in estrema sintesi una nuova diga, che tratterrebbe in quella valle circa 33 milioni di metri cubi d’acqua. Un potenziale miglioramento delle condizioni di sicurezza idraulica per i territori a valle, attraverso la laminazione delle piene a favore di un vasto e urbanizzato territorio ad alto rischio, l’accumulo o di una risorsa idrica per far fronte, tramite sistemi irrigui già esistenti, ma deficitari, al fabbisogno delle colture agrarie non solo per il territorio del Consorzio Brenta, ma anche per tutti gli altri Consorzi di bonifica che insistono nella pianura veneta”. Questo il commento del capogruppo Lega in Consiglio regionale del Veneto, Giuseppe Pan in merito alla mozione delle opposizioni sulla diga del Vanoi.

“Ricordo – aggiunge Pan - che nell’acquifero del Brenta pescano tutti gli acquedotti della nostra Regione. Per questi motivi numerosi enti della nostra Regione, si sono espressi a favore, ovvero, più di 50 Comuni lungo l’asta del Brenta, da Bassano fino a Cittadella, a Selvazzano, Carmignano del Brenta, nonché tutte le categorie agricole, nonché l’ANBI e tutti i Consorzi di bonifica. La Regione del Veneto ha inserito quest’opera nel Piano regionale per la ripresa e resilienza, approvato con la delibera di Giunta del 17 novembre 2020. È doveroso quindi prendersi il tempo e gli studi che serviranno per approfondire un punto così delicato. Siamo allineati con le esigenze del territorio, ma proprio per questo, attendiamo prima di scegliere di comprendere al meglio ogni punto dell’opera”, conclude Giuseppe Pan.